Passare il mouse sui cerchietti corrispondenti al nome dello squalo (le immagini sono prelevate dal web)
Lo squalo angelo ha un corpo molto appiattito e spesso può essere confuso con una razza. Tutte le specie di squali Angelo vivono sulle coste delle acque temperate da profondità di pochi metri fino ai 1320 metri. Le appendici laterali del suo corpo in realtà sono le pinne pettorali e sono staccate dal tronco, e il lobo inferiore della pinna caudale è più lungo di quello superiore. È facilmente identificabile per i suoi grandi occhi, per gli spiracoli e per la colorazione marrone grigiastra. Durante il giorno rimane coperto dalla sabbia sul fondo esponendo solo gli occhi pronto per uscire allo scoperto e catturare pesci. Non è difficile incontrarlo a profondità anche di 3 metri. Può diventare pericoloso se infastidito e soprattutto se calpestato.
E' uno squalo evidentemente appiattito, simile a una razza, senza ocelli sul corpo; il tronco è largo; l'occhio più piccolo dello spiracolo. Il lembo nasale è solo lievemente frangiato, con barbigli semplici. Presenta spine in piccolo numero o spesso assenti, posizionate lungo la linea mediana dorsale e sulle pinne dorsali; alcune spine sono presenti sopra gli occhi e sul muso; quasi l'intera superficie ventrale è coperta da denticoli. I margini posteriori delle pinne pelviche si estendono al livello dell'origine della prima pinna dorsale. La colorazione è marrone olivastra o marrone verdastra sulla parte dorsale, più pallida sulla parte ventrale. E' una specie abbastanza comune nel Mediterraneo ma in declino. La specie squatina è tipicamente sedentaria e vive su fondo sabbioso lungo le coste insulari e continentali, fino a profondità di 350 metri. Come anche lo squalo angelo, lo squadro è solito coprirsi con uno strato di sabbia lasciando scoperti solo gli occhi, attuando una strategia di predazione. La sua dieta consiste in pesci ossei, piccole razze e pesci piatti ma anche di molluschi e crostacei. È uno squalo ovoviviparo e la gestazione dura all'incirca dieci mesi.
Scheda |
|
Distribuzione | Est Atlantico, Mediterraneo e acque subtropicali |
Dimensioni | Fino a 1,7 metri |
Rischio possibile | Non particolarmente pericoloso (presenza di spine dorsali) |
Manifestazioni | Dai 5 ai 100 metri di profondità |
Info su popolazione | Abbastanza comune |
E' uno squalo evidentemente appiattito, simile a una razza, senza ocelli sul corpo; il tronco è largo; l'occhio più piccolo dello spiracolo. Il lembo nasale è solo lievemente frangiato, con barbigli semplici. Presenta spine in piccolo numero o spesso assenti, posizionate lungo la linea mediana dorsale e sulle pinne dorsali; alcune spine sono presenti sopra gli occhi e sul muso; quasi l'intera superficie ventrale è coperta da denticoli. I margini posteriori delle pinne pelviche si estendono al livello dell'origine della prima pinna dorsale. La colorazione è marrone olivastra o marrone verdastra sulla parte dorsale, più pallida sulla parte ventrale. E' una specie abbastanza comune nel Mediterraneo ma in declino. La specie squatina è tipicamente sedentaria e vive su fondo sabbioso lungo le coste insulari e continentali, fino a profondità di 350 metri. Come anche lo squalo angelo, lo squadro è solito coprirsi con uno strato di sabbia lasciando scoperti solo gli occhi, attuando una strategia di predazione. La sua dieta consiste in pesci ossei, piccole razze e pesci piatti ma anche di molluschi e crostacei. È uno squalo ovoviviparo e la gestazione dura all'incirca dieci mesi.
Scheda |
|
Distribuzione | Est Atlantico, Mediterraneo e acque subtropicali |
Dimensioni | Fino a 1,7 metri |
Rischio possibile | Non particolarmente pericoloso (presenza di spine dorsali) |
Manifestazioni | Dai 5 ai 100 metri di profondità |
Info su popolazione | Abbastanza comune |
E' uno squalo evidentemente appiattito, simile a una razza, senza ocelli sul corpo; il tronco è largo; l'occhio più piccolo dello spiracolo. Il lembo nasale è solo lievemente frangiato, con barbigli semplici. Presenta spine in piccolo numero o spesso assenti, posizionate lungo la linea mediana dorsale e sulle pinne dorsali; alcune spine sono presenti sopra gli occhi e sul muso; quasi l'intera superficie ventrale è coperta da denticoli. I margini posteriori delle pinne pelviche si estendono al livello dell'origine della prima pinna dorsale. La colorazione è marrone olivastra o marrone verdastra sulla parte dorsale, più pallida sulla parte ventrale. E' una specie abbastanza comune nel Mediterraneo ma in declino. La specie squatina è tipicamente sedentaria e vive su fondo sabbioso lungo le coste insulari e continentali, fino a profondità di 350 metri. Come anche lo squalo angelo, lo squadro è solito coprirsi con uno strato di sabbia lasciando scoperti solo gli occhi, attuando una strategia di predazione. La sua dieta consiste in pesci ossei, piccole razze e pesci piatti ma anche di molluschi e crostacei. È uno squalo ovoviviparo e la gestazione dura all'incirca dieci mesi.
Scheda |
|
Distribuzione | Est Atlantico, Mediterraneo e acque subtropicali |
Dimensioni | Fino a 1,7 metri |
Rischio possibile | Non particolarmente pericoloso (presenza di spine dorsali) |
Manifestazioni | Dai 5 ai 100 metri di profondità |
Info su popolazione | Abbastanza comune |
E' uno squalo evidentemente appiattito, simile a una razza, senza ocelli sul corpo; il tronco è largo; l'occhio più piccolo dello spiracolo. Il lembo nasale è solo lievemente frangiato, con barbigli semplici. Presenta spine in piccolo numero o spesso assenti, posizionate lungo la linea mediana dorsale e sulle pinne dorsali; alcune spine sono presenti sopra gli occhi e sul muso; quasi l'intera superficie ventrale è coperta da denticoli. I margini posteriori delle pinne pelviche si estendono al livello dell'origine della prima pinna dorsale. La colorazione è marrone olivastra o marrone verdastra sulla parte dorsale, più pallida sulla parte ventrale. E' una specie abbastanza comune nel Mediterraneo ma in declino. La specie squatina è tipicamente sedentaria e vive su fondo sabbioso lungo le coste insulari e continentali, fino a profondità di 350 metri. Come anche lo squalo angelo, lo squadro è solito coprirsi con uno strato di sabbia lasciando scoperti solo gli occhi, attuando una strategia di predazione. La sua dieta consiste in pesci ossei, piccole razze e pesci piatti ma anche di molluschi e crostacei. È uno squalo ovoviviparo e la gestazione dura all'incirca dieci mesi.
Scheda |
|
Distribuzione | Est Atlantico, Mediterraneo e acque subtropicali |
Dimensioni | Fino a 1,7 metri |
Rischio possibile | Non particolarmente pericoloso (presenza di spine dorsali) |
Manifestazioni | Dai 5 ai 100 metri di profondità |
Info su popolazione | Abbastanza comune |
Isurus oxyrinchus
NOME COMUNE |
SMERIGLIO o MAKO |
Descrizione | Corpo fusiforme, alquanto slanciato e muso conico, lungo, assai appuntito. Bocca assai arrotondata, lunga e provvista di denti uguali sulle 2 mascelle [ sono muniti di una sola cuspide allungata, acuta ed incurvata all’indietro, con i margini lisci (i primi due denti di ciascun lato di entrambe le mascelle sono più incurvati, sottili e lunghi dei successivi)]. Presenza di una carena principale su ciascun lato del peduncolo caudale ed assenza di carene accessorie sulla base della caudale. Prima pinna dorsale triangolare, alta e seconda pinna dorsale molto più piccola della prima. Pinna caudale semilunare, asimmetrica, con il lobo inferiore ben sviluppato ed una marcata incisura subterminale. Pinne pettorali falciformi; più corte della lunghezza della testa. |
Taglia | 400 cm |
Colorazione | Blu - grigiastra, più o meno scura, dorsalmente; biancastra sul ventre. |
Distribuzione | Specie cosmopolita presente nelle acque temperate e tropicali di tutto il globo.Mediterraneo: specie frequente. Atlantico orientale: presente dalla Norvegia (raramente) e dalle Isole Britanniche (raramente) fino al Sud Africa |
Valore
commerciale |
Specie di notevole interesse sui nostri mercati, ove compare assai frequentemente; commercializzata fresca, congelata, affumicata, nonché salata ed essiccata; si utilizzano l’olio del suo fegato, le sue pinne per la preparazione di zuppe ed i denti come ornamento. |
È lo squalo più affusolato della famiglia degli squali
maccarello, con un muso conico, corte pinne pettorali, una pinna caudale a
mezzaluna e colorazione blu nella parte dorsale e bianca nella parte ventrale. I
suoi denti sono visibili anche quando la bocca è chiusa, sono lunghi, sottili e
appuntiti. Il mako pinna lunga, come dice il nome, possiede delle pinne
pettorali più lunghe rispetto al mako pinna corta. È capace di saltare anche sei
metri fuori dell'acqua e di raggiunge velocità di crociera di ben 36 chilometri
orari. Poche
sono le prede che possono sfuggirgli. Può coprire distanze di 2000 chilometri al
mese e una media di 60 chilometri al giorno. Vive vicino alle coste in acque
tropicali e temperate, dalla superficie fino a una profondità di 150 metri. Non
è facile incontrarlo, ed anche un bene in quanto è una specie molto pericolosa
per l'uomo. È viviparo.
Scheda |
|
Distribuzione | Cosmopolita |
Dimensioni | Fino a 4 metri |
Rischio possibile | Potenzialmente pericoloso |
Manifestazioni | Di giorno, tutto l'anno |
Info su popolazione | Comune (in declino a causa della pesca) |
Carcharodon carcharias |
Il grande squalo bianco è uno dei più grandi e pericolosi predatori del mare.
La sua ferocia è stata esaltata dal cinema e dalla letteratura e, nonostante sia
uno degli squali più conosciuti dall'uomo, ed anche temuti, si sa ancora poco
della sua biologia. Ha una forma a siluro, con muso conico e set di pinne
regolare (dorsali,
anali,
ecc...). La prima pinna dorsale è abbastanza triangolare, e si origina sopra
alla parte posteriore della pinna pettorale. La seconda pinna dorsale è molto
più piccola. Differentemente da altri squali, ma come altri squali maccarello,
lo squalo bianco ha una pinna caudale a mezzaluna con i lobi uguali. Questo sta
a significare che nuota costantemente e che deve farlo per respirare. Si
differenzia dagli altri membri della sua famiglia in quanto possiede denti
triangolari simmetrici con i bordi seghettati.
Il
suo colore è grigio olivastro nella parte superiore mentre è bianco sulla
superficie ventrale. Predilige acque basse, fredde, costiere ma molto spesso lo
si può trovare anche in zone equatoriali, infatti è considerata una specie
cosmopolita. Si nutre essenzialmente di delfini, grandi pesci ossei
(specialmente tonni e pesci spada), altri squali (verdesche e mako), razze e
tartarughe di mare.
Rapporti con l'uomo: è di solito implicato nella maggior parte degli attacchi su bagnanti, subacquei o barche; sono considerati i responsabili della maggior parte degli attacchi di squali verso gli umani. La sua forza rende pericoloso anche incontrarlo dentro una gabbia di acciaio.
Scheda |
|
Distribuzione | Cosmopolita, lungo i margini continentali |
Dimensioni | Fino a 6,6 metri |
Rischio possibile | Pericoloso |
Manifestazioni | Africa (Dic - Feb), Australia (Gen - Mag), Messico (Ago - Set) |
Info su popolazione | Comune ovunque (protetto in molte regioni) |
Carcharias taurus
Lo squalo toro è un grosso squalo abitante delle acque costali di tutto il mondo con |
nomi diversi a seconda del luogo in cui abita. A discapito del suo aspetto è relativamente placido e si muove lentamente, nonostante questo rimane un ottimo nuotatore.
Distribuzione:
Lo squalo si raduna tipicamente nelle acque costiere, alla profondità di 10-60 metri, anche se è stato visto in profondità maggiori. Spesso si nasconde in buche e grotte durante il giorno ed esce la notte per mangiare. Ricerche indicano che generalmente lo squalo rimane entro un chilometro dal luogo di aggregazione, e stanno vicino al fondo dell'oceano. Presente in tutto il mondo, nell'Atlantico, nel Pacifico e nell'Oceano Indiano. Tra il 1950 e il 1960 era vicino all'estinzione nelle acque australiane dove ancora oggi è classificato come vulnerabile.
Anatomia:
Il corpo è massiccio, con due larghe pinne dorsali, la coda è allungata con un lungo lobo superiore. Cresce fino alla lunghezza di 320 cm. Il maschio raggiunge la maturità quando è grande 210 cm e la femmina a 220 cm.
Riproduzione:
La riproduzione è ovovivipara. La femmina ha due uteri. Dentro l'utero il giovane squalo mangia gli altri, così tipicamente solamente due squali nascono per ogni perido di gestazione, che dura 6-9 mesi.
Scheda |
|
Distribuzione | Presente in tutte le acue del mondo |
Dimensioni | Fino a 3.18 m. |
Rischio possibile | Potenzialmente pericoloso |
Manifestazioni | Dai 5 ai 100 metri di profondità, fino ai 220 m. |
Info su popolazione | Incomincia ad essere a rischio estinzione |
Alopias vulpinus |
E' uno squalo comune, ha un muso corto e conico, e un
grande occhio posizionato nella porzione avanzata della testa. La prima pinna
dorsale è molto più sviluppata rispetto alla seconda. Le pinne pettorali
comandano l'ascesa e la discesa durante il nuoto. Questi squali hanno abbastanza
forza nelle pinne da poter saltare fuori dall'acqua. Le mascelle sono
relativamente piccole con piccoli denti appuntiti per catturare cefalopodi e
pesci. Usano la loro lunga coda per stordire le prede e catturarle con più
facilità. Può essere distinto dagli
altri pesci volpe per la forma ricurva della pinna pettorale e per la posizione
della prima pinna dorsale che si eleva in corrispondenza del margine posteriore
della pinna pettorale. Può raggiungere profondità di 350 metri. Non è
considerato pericoloso per gli umani.
Scheda |
|
Distribuzione | Ovest e Est Atlantico, Indiano, Ovest Pacifico e Pacifico centrale |
Dimensioni | 5 6 metri |
Rischio possibile | Non aggressivo ma va trattato con attenzione |
Manifestazioni | Di giorno, quasi tutto l'anno |
Info su popolazione | Sta diventando meno comune a causa della pesca intensiva |
Questo squalo ha un corpo scuro, dal colore grigio superiormente e bianco nella parte ventrale. Possiede 30 file di piccoli denti per ogni mascella. Vive in acque tropicali e subtropicali, è molto timido e difficile da avvicinare, occasionalmente si muove verso gli abissi fino a 150 metri. Si nutre di solito, vicino alla superficie, di piccoli pesci ossei.
Scheda |
|
Distribuzione | Indiano e Pacifico |
Dimensioni | Oltre 3,3 metri (la coda comprende metà della lunghezza totale) |
Rischio possibile | Innocuo e intimorito dai subacquei |
Manifestazioni | Primavera ed estate |
Info su popolazione | Sta diventando meno comune a causa della pesca intensiva |
Cetorhinus maximus
Lo squalo
elefante è il secondo pesce più grande esistente dopo lo squalo balena. Le sue
grandi dimensioni lo rendono facile da
identificare, come anche le grandi branchie che si estendono dalla parte alta al
fondo della testa per rendere più efficacie il filtraggio dell'acqua. La sua
colorazione è marrone grigiastro, il corpo tozzo con una coda a mezzaluna. Il
muso è corto e conico con delle grandi mascelle che si allargano durante il
filtraggio. Vivono in acque fredde e calde e, di solito, vicino alla superficie;
nuota costantemente con la bocca spalancata a formare una trappola per il
plankton. Si sa molto poco a proposito della riproduzione di questo squalo.
Scheda |
|
Distribuzione | Est e Ovest Atlantico, Est e Ovest Pacifico, Ovest Indiano |
Dimensioni | 10 metri |
Rischio possibile | Può essere pericoloso se attaccato |
Manifestazioni | Di giorno, stagionale (dipende dalle regioni) |
Info su popolazione | Comune in alcune regioni, in declino in altre |
Megachasma pelagios |
Nel 1976, fu accidentalmente catturato un grande e
scuro squalo vicino alle isole Hawaii, fu la scoperta del secolo per quanto
riguarda gli elasmobranchi. La creatura rimase impigliata in una rete di
profondità. Aveva una grande testa ed un'enorme bocca, larga circa un metro con
numerosi piccoli denti. Altre caratteristiche indicano una certa relazione
ecologica con il mako e lo squalo bianco. Solo altri nove esemplari sono stati
osservati da allora. Logicamente si conosce molto poco su questo squalo. Si sa
che vive in acque aperte a grandi profondità, che si nutre di plankton come lo
squalo balena e lo squalo elefante, filtrando l'acqua. Lungo le labbra è
presente una linea argentea che probabilmente, essendo riflettente, incoraggia
l'ingresso di gamberi e altri crostacei bioluminescenti nella bocca cavernosa.
Scheda |
|
Distribuzione | Tutti gli oceani |
Dimensioni | Fino a 5,2 metri |
Rischio possibile | Innocuo |
Manifestazioni | Non comunemente visto da subacquei |
Info su popolazione | Solo 10 individui osservati fin ora |
Questo squalo ha una colorazione a macchie con contorni
neri. Il corpo è appiattito e largo dalla testa fino alle pinne dorsali. Sono
presenti cinque o sei lobi epidemici su ogni lato della bocca. I denti sono
lunghi e fini, adatti per catturare piccoli pesci. Le pinne sono ben
distinguibili dal resto del corpo, le pinne dorsali hanno la stessa dimensione e
sono posizionate nella parte posteriore del tronco, poco sviluppata è invece la
pinna caudale. Vive in
acque temperate rocciose e presso reef tropicali. Durante il giorno si riposa
sulle rocce, di notte va a caccia di invertebrati e pesci. Questa specie è
considerata pericolosa ed inoltre è facilmente confondibile, a causa dei suoi
colori, con il fondo del mare e quindi può essere toccato o calpestato per
errore.
Scheda |
|
Distribuzione | Ovest Pacifico |
Dimensioni | 3 metri |
Rischio possibile | Pericoloso specialmente se provocato, calpestato o catturato |
Manifestazioni | Quasi tutto l'anno |
Info su popolazione | Comune |
Eucrossorhinus dasypogon
Ha parecchi elementi in comune con gli squali nutrice,
ciechi, bambù e tappeto. Ha un corpo allungato e appiattito specialmente nella
parte anteriore. Le due pinne dorsali sono di dimensioni uguali e sono
posizionate nella parte posteriore del corpo, le pinne pettorali sono adattate
alla vita sul fondo di reef. sono colorati con piccoli segni a forma di rete su
un colore di sfondo che va dal grigio al marrone. Questo strano squalo si
distingue anche per una testa molto piatta. La mascella superiore è circondata
da molte appendici epidermiche che assomigliano ad alghe; queste masse sono
accompagnate da barbigli. La bocca è dotata di denti fini
e appuntiti, perfetti per catturare pesci. Vive in acque temperate e nei mari
tropicali. Durante il giorno si rifugia in grotte dove si nutre di pesci. Di
notte esce allo scoperto per nutrirsi di piccoli pesci e invertebrati. È
difficile incontrarlo solo a causa della sua colorazione che si confonde
concretamente con il fondo del mare. Sono stati registrati molti attacchi verso
l'uomo, molti dei quali provocati da calpestamento involontario.
Scheda |
|
Distribuzione | Ovest Pacifico |
Dimensioni | 3 - 4 metri |
Rischio possibile | Pericoloso se provocato, catturato o disturbato |
Manifestazioni | Tutto l'anno |
Info su popolazione | Comune |
Ginglymostoma cirratum
Il suo colore varia dal marrone e al grigio marrone, ha delle grandi e tondeggianti pinne pettorali, presenta due barbigli vicino alla bocca.
Un piccolo spiracolo dietro e sotto ogni occhio |
gli permette di
inalare acqua più facilmente. Comunemente si trova sotto costa, in acque
tropicali vicino ai reef. E' lo squalo probabilmente più visto dai subacquei
nelle acque caraibiche. Si riposa durante il
giorno, mentre di notte si ciba di invertebrati come aragoste o altri crostacei,
cefalopodi e pesci. Sono facilmente catturabili, maneggiabili e trasportabili, e
per questo motivo sono ospiti fissi di acquari pubblici. È uno squalo
ovoviviparo e pratica un singolare rito di corteggiamento.
Scheda |
|
Distribuzione | Est Pacifico (dal Messico al Perù), Ovest Atlantico (dagli USA al Sud del Brasile), Ovest Africa (zone tropicali) |
Dimensioni | Fino a 4,3 metri |
Rischio possibile | Innocuo se non provocato |
Manifestazioni | Di giorno, tutto l'anno |
Info su popolazione | Comune specialmente ai Caraibi |
Lo squalo zebra è un'amabile creatura che si trova nei
reef corallini delle acque tropicali. La sua coda lunga e piatta e il suo colore
lo rendono facilmente distinguibile. I cuccioli sono caratterizzati dalla
presenza di strisce gialle (tipo zebra) su un corpo di colore nero. Raggiungendo
la maturità, il colore del corpo diventa giallo grigiastro con macchie scure:
questa colorazione gli ha dato anche il nome di
squalo leopardo, che non va assolutamente confuso con il vero e proprio squalo
leopardo che è una specie totalmente differente. Possiede dei piccoli barbigli
sul muso tondeggiante, una piccola bocca e piccoli occhi. I suoi denti sono
appuntiti e ognuno di essi ha due piccole punte laterali. Lo si può incontrare
mentre riposa sul fondo durante il giorno, con la bocca aperta per respirare
meglio. Non è assolutamente pericoloso per l'uomo, si nutre di crostacei e
piccoli pesci ossei. Questo squalo è ovoviviparo.
Scheda |
|
Distribuzione | Ovest Pacifico tropicale e Indiano |
Dimensioni | Fino a 3,5 metri |
Rischio possibile | Innocuo |
Manifestazioni | Più comunemente di notte, tutto l'anno |
Info su popolazione | Comune |
Rhincodon typus
Unica specie vivente della sua famiglia, lo squalo
balena è il più grande pesce vivente. Il suo corpo affusolato raggiunge una
lunghezza di 18 metri. La sua colorazione è scura e caratterizzata dalla
presenza di sottili strisce verticali alternate a sequenze verticali di macchie.
La sua bocca si estende per tutta la larghezza del suo muso, gli occhi sono
piccoli e in posizione avanzata. La potente pinna caudale è semicircolare.
Questo squalo nuota lentamente vicino alla superficie nutrendosi di piccoli
crostacei
planktonici e piccoli pesci ossei . Ha sviluppato delle appendici filtranti
posizionate sulle branchie, che aiutano l'animale a trattenere i piccoli
organismi di cui si nutre. Questo meccanismo ha la duplice funzione di
costringere il flusso d'acqua a fornire nutrimento e ossigeno. Lo squalo balena
si trova in tutte le acque tropicali e subtropicali e lungo le regioni costiere.
E' molto comune vederlo vicino alla superficie, il che permette, essendo questa
una creatura essenzialmente innocua, di poterlo avvicinare in snorkeling senza
alcun timore.
Scheda |
|
Distribuzione | Est e Ovest Atlantico, Est e Centro Indiano, Ovest Pacifico |
Dimensioni | Oltre i 14 metri (registrati avvistamenti di esemplari di ben 18 metri) |
Rischio possibile | Innocuo |
Manifestazioni | Di giorno e di notte, stagionale |
Info su popolazione | Comune in molte regioni |
Tronco cilindrico con testa conica. Presenta piccoli spiracoli dietro e sotto gli occhi. Ha un muso molto corto e tondo. Entrambe le pinne dorsali hanno una piccola spina. La prima si origina sopra alle pinne pettorali e la seconda subito dopo la pinna pelvica. Le pinne pettorali sono ampie ed è presente la pinna anale. La colorazione è marrone chiaro con dodici sottili strisce verticali nere. E' una specie bentonica di cui però si conosce poco. Vive in acque moderatamente profonde (intorno ai 50 metri). Si nutre di invertebrati. E' oviparo.
Scheda |
|
Distribuzione | Western Pacific: Japan, Korea, China, Vietnam, Indonesia, Australia |
Dimensioni | Circa 120 cm |
Rischio possibile | Inerme |
Manifestazioni | Sconosciuto |
Info su popolazione | Poche informazioni |
Heterodontus portusjacksoni
Questo squalo è chiamato anche Oyster Cruscher (ossia rompi ostriche), molto
simile al California Hornshark. È
marrone grigiastro con molte strisce di colore scuro leggermente sfumate. Sono
abbastanza abbondanti e sopportano bene la vita in cattività negli acquari. Sono
facilmente visibili nelle acque basse, nelle grotte e vicino alle grandi rocce.
Il loro ciclo biologico comporta migrazioni in acque basse durante l'estate per
l'accoppiamento.
Scheda |
|
Distribuzione | Sud e Ovest Australia, raramente in Nuova Zelanda |
Dimensioni | Da 1,4 a 1,7 metri |
Rischio possibile | Innocuo se non provocato |
Manifestazioni | Di notte, tutto l'anno |
Info su popolazione | Abbastanza comune |
Notorynchus cepedianus
E' facilmente riconoscibile grazie alle sette coppie di
branchie, la maggior parte degli squali ne hanno solo cinque paia. Un'altra sua
caratteristica tipica è quella di possedere una sola piccola pinna dorsale. Ha
una testa larga con muso appiattito e occhi piccoli. È uno squalo grande e
forte. Il suo dorso, il cui colore va dal grigio argenteo al marrone, è
tempestato di piccole macchie chiare e scure. I cuccioli hanno i margini delle
pinne posteriori bianchi. I denti di questo squalo sono fatti per tagliare:
quelli della mascella superiore più appuntiti di quelli della mascella
inferiore. La sua dieta consiste in squali, razze e pesci ossei. Vive in acque
temperate sui margini continentali fino a profondità di 135 metri. Spesso si
avvicina in zona di acque poco profonde ma non riposa mai sul fondo, questo
spiega perché non è facile vederlo. Non è stato mai registrato un attacco verso
l'uomo da parte sua. In cattività è invece più aggressivo e quando attaccato o
catturato si dimena con forza per sfuggire.
Scheda |
|
Distribuzione | Zone temperate del Sud Atlantico, Pacifico e Indiano |
Dimensioni | Fino a 3 metri |
Rischio possibile | Potenzialmente pericoloso |
Manifestazioni | Non viene comunemente visto da subacquei |
Info su popolazione | Non abbondante |
Corpo cilindrico, tozzo, di grandi
dimensioni. Sei grandi fenditure branchiali, che si estendono fino alla
superficie ventrale del capo. Testa larga ed arrotondata, occhi piccoli. Bocca
subterminale. Nell'arco mandibolare almeno sei denti per lato sono grandi,
larghi e compressi, con numerose brevi cuspidi inclinate all'indietro. Denti
dell'arcata mascellare più piccoli, la prima cuspide nettamente più alta delle
seguenti. Una sola pinna dorsale, inserta caudalmente all'estremità delle
pelviche. Pinne pettorali larghe, con estremità arrotondate. Peduncolo caudale
breve e tozzo. Pinna caudale molto asimmetrica, lobo terminale piccolo, lobo
inferiore corto e largo. Colore grigio uniforme. Lunghezza fino a 482cm e peso
fino a circa 600Kg, alla nascita tra 65 e 70cm, alla maturità oltre 450cm.
Bentonico e pelagico, vive a profondità variabili dalla superficie fino a 2000m.
E' molto sensibile alla luce, e mostra di essere disturbato da livelli di
irradiazione luminosa anche moderati, preferendo acque buie e profonde, di
solito sotto i 100m: di giorno rimane sul fondo o nelle sue immediate vicinanze,
ma di notte può risalire fino in prossimità della superficie per cacciare. Forte
nuotatore, ma tardo nei movimenti, offre poca resistenza quando viene catturato.
Il grande fegato, che può arrivare ad un quarto del peso totale dell'animale,
gli serve per regolare l'assetto di galleggiamento. Si ciba di una grande
varietà di organismi, tra cui squali (anche della stessa specie) ed altri Pesci
cartilaginei ed ossei, ma anche Mammiferi marini, Cefalopodi e Crostacei. La
specie è ovovivipara, e le femmine partoriscono tra 22 e 108 piccoli nel tardo
autunno.
Non sono segnalati attacchi a persone da parte di H.griseus, anche perchè
le sue abitudini non lo portano a contatto con l'uomo.
Presente in tutto il Mediterraneo e localmente comune, viene pescato
occasionalmente con palamiti e reti da posta od a strascico. E' utilizzato per
l'alimentazione umana e per mangime animale, e se ne ricava l'olio di fegato.
Heptranchias perlo |
Corpo cilindrico,
allungato. Sette fenditure branchiali in ordine di grandezza decrescente, che si
prolungano fino alla superficie ventrale del capo. Testa stretta ed appuntita,
occhi molto grandi. Bocca infera, stretta, a profilo parabolico. Nell'arcata
mandibolare, denti larghi e compressi con otto o nove grandi cuspidi, inclinate
all'indietro. Una sola pinna dorsale, inserta caudalmente alle pelviche. Lungo
peduncolo caudale. Pinna caudale allungata, fortemente asimmetrica, con lobo
terminale ben sviluppato. Colore grigio, estremità della pinna dorsale e del
lobo terminale della caudale nere nel giovane, sfumate nell'adulto. Lunghezza
fino a 137cm (o fino a circa 300cm e 200Kg?) alla nascita circa 26cm, alla
maturità tra 89 e 93cm le femmine, tra 60 ed 85cm i maschi.
Bentonico e tipicamente di acque profonde, vive tra la superficie ed i 1000m di
profondità, ma più comunemente tra 30 e 720m. Buon nuotatore, si ciba di Pesci
ossei e Cefalopodi. La specie è ovovivipara, e le femmine partoriscono da 9 a 20
piccoli probabilmente nel tardo autunno.
Presente in Mediterraneo, viene pescato sporadicamente con reti a strascico e
palamiti, generalmente in più esemplari; le carni sono pregiate.
Chlamydoselachus anguineus |
Lo squalo frangiato ha un corpo lungo e sottile, con le pinne e la coda
allungate; è presente una sola piccola pinna dorsale collocata posteriormente,
direttamente sopra alla pinna anale. Le pinne pettorali sono corte e
tondeggianti. Questo squalo ha sei paia di branchie, a differenza della maggior
parte degli squali che ne hanno solo cinque, e sono circondate da un margine di
pelle frangiata. Il muso è corto mentre la mascella inferiore è lunga. I denti
dello
squalo frangiato hanno una base piatta con tre punte. Si sa poco per quanto
riguarda la sua dieta ma i suoi denti suggeriscono probabilmente che si nutra di
piccoli pesci di acque profonde. Si sa poco anche a proposito della sua biologia
ed ecologia, è l'unico esemplare ancora vivente della famiglia degli squali
frangiati. Solo di rado lo si può osservare sulla superficie di acque aperte di
solito vive a profondità dai 100 ai mille e 300 metri, quindi l'unico modo di
osservarlo è tramite l'uso di sommergibili. La gestazione è di circa una o due
settimane. Si pensa che sia un diretto discendente delle primitive cladoselaceae,
ma molti suppongono che sia più vicino agli squali odierni. E' comunque
considerato un fossile vivente.
Scheda |
|
Distribuzione | Est Atlantico, Ovest Indiano, Est e Ovest Pacifico |
Dimensioni | Oltre i 2 metri |
Rischio possibile | Innocuo |
Manifestazioni | Occasionalmente in superficie |
Info su popolazione | Abbastanza comune |
Somniosus microcephalus |
E' conosciuto anche con il nome di SLEEPER, ossia "il dormiente". Questo grandissimo pesce cane è l'unico squalo polare dell'oceano atlantico. Vive a profondità di 550 metri a temperature tra i due e i sette gradi centigradi. Si avvicina alla superficie solo durante i mesi freddi. A tali temperature è difficile che venga incontrato da subacquei. Anche quando catturato oppone poca resistenza. Ha una muso corto e tondo e due piccole pinne dorsali prive di spine; è assente la pinna anale. Il colore va dal rosato al marrone, al nero o grigio. I denti della mascella superiore sono lunghi mentre quelli della mascella inferiore sono fortemente obliqui e appuntiti. Si nutre di carcasse di cetacei e leoni marini ma anche di pesci come salmoni. È ovoviviparo.
Somniosus rostratus
|
E' uno squalo di modeste dimensioni
Fino a 160 cm. e alquanto esile con due piccole basse pinne dorsali prive di spine; è assente la pinna anale e sono piccole le pinne pettorali. La testa è corta con un muso tondo e piccoli occhi con spiracoli prominenti posti subito dietro. I denti sono grossi e semi curvi, la pelle è alquanto liscia e di colore grigio scuro o olivastro. È uno squalo di acque profonde e si sa poco a proposito della sua biologia, probabilmente è bentopelagico, la sua pinna caudale è marcatamente differente da quella delle specie sia costiere che di acque profonde. Vive a profondità che vanno dai 250 ai 1000 metri. È un predatore di pesci ossei e invertebrati ma si sa poco a proposito delle sue abitudini alimentari. È ovoviviparo.
E' uno squalo di piccole dimensioni a forma di sigaro, con muso corto e smussato, due pinne dorsali (prive di spine) di taglia molto simile (ma con la seconda lievemente più grande); la colorazione è scura, è assente la pinna anale, le pinne pelviche sono posizionate precisamente sotto alla seconda pinna dorsale, le pinne pettorali sono corte e tondeggianti. Il lobo inferiore della pinna caudale è molto corto. I denti della mascella superiore sono piccoli mentre quelli della mascella inferiore grossi e triangolari. Il colore della pelle varia dal nero al marrone grigiastro. È uno degli squali più comuni del Mediterraneo e uno dei più grandi squali di acque profonde. Il suo range di profondità varia dai 40 ai 1800 metri, ma comunemente intorno a 200 metri. Le sue potenti mascelle lo rendono un abile predatore, si nutre di un ampio spettro di pesci ossei e occasionalmente anche di elasmobranchi e pesci lanterna, ma anche di cefalopodi, crostacei e anellidi. È uno squalo essenzialmente solitario e ovoviviparo.
Scheda |
|
Distribuzione | Mediterraneo |
Dimensioni | 160 (f) - 120 (m) |
Rischio possibile | Non pericoloso |
Manifestazioni | Frequentemente di notte |
Centroscymnus coelolepis
SCHEDA |
|
NOME COMUNE | SQUALO
PORTOGHESE così denominato nel Decreto 9 / 12 / 1993 del Ministero della Sanità Metodi di analisi, piano di campionamento e livelli da rispettare per il mercurio nei prodotti della pesca |
Descrizione | corpo allungato, piuttosto massiccio. Muso corto. Presenza di denti diversi fra loro sulle 2 mascelle, superiormente piccoli, muniti di una cuspide verticale sottile lanceolata e privi di cuspidi secondarie ed inferiormente grandi laminari, quadrangolari, con una sola cuspide obliqua, con i margini lisci e con il bordo posteriore profondamente inciso. Prima e seconda pinna dorsale precedute da una spina corta ed appuntita recante solchi laterali. Assenza di pinna anale. Pinna caudale bilobata. |
Taglia massima | 114 cm |
Colorazione | Bruno - nerastra, brunastra scura uniforme. |
Distribuzione | Mediterraneo: specie relativamente comune nel bacino occidentale, assente in quello orientale. Atlantico: presente - ad oriente - dall’Islanda fino alle Azzorre, a Madeira ed al Senegal, nonché nelle acque della Guinea e della Sierra Leone fino alla Namibia ed anche in quelle del Sud Africa; ad occidente riscontrabile da Grand Banks fino a Delaware Bay. Pacifico: presente probabilmente nelle acque della Cina meridionale e della Nuova Zelanda. |
Valore commerciale | Specie senza particolare interesse sui nostri mercati, ove compare raramente; commercializzata fresca e congelata, nonché salata ed essiccata. |
CARATTERISTICHE | Poco si conosce di questa specie; vive in profondità tra 300 e i 2700 metri. Si nutre prevalentemente di pesci. Dovrebbe riprodursi nel periodo estivo; una femmina pescata a luglio conteneva 13 embrioni pronti per il parto. |
Pesce Sega
|
Lo squalo sega comune è anche conosciuto come squalo sega naso lungo. È facilmente riconoscibile dal suo muso a forma di sega con un paio di barbigli. A causa del suo muso può essere spesso confuso con un pesce sega. Comunque questo animale ha cinque paia di branchie ai lati della sua testa, mentre il pesce sega li ha sotto il muso e non ha barbigli. Lo squalo sega comune ha un corpo sottile e appiattito, con delle strisce e macchie scure sparse ovunque sul suo corpo di colore giallastro. Si trova solo in acque temperate nel sud dell'Australia. Sembra preferire acque profonde della scarpata continentale, e solitamente preferisce profondità di circa 300 metri. Lo si può incontrare anche a profondità inferiori su suoli sabbiosi. Sono squali timorosi e innocui ma se maneggiati possono causare ferite con il loro muso. Si nutrono essenzialmente di piccoli pesci ossei, cercando cibo con i barbigli. I denti posizionati sul muso allungato vengono usati probabilmente per smuovere i sedimenti. La vita media è di circa 15 anni, sono ovovivipari. La gestazione dura circa 12 mesi.
Scheda |
|
Distribuzione |
Sud e Ovest Australia |
Dimensioni | Da 1,3 a 1,5 metri |
Rischi possibile | Innocuo se non provocato |
Manifestazioni | Tutto l'anno |
Info su popolazione | Comune |
Squatina Tergocellata
Dimensione massima... 1 m.
Vive tra la costa e i 400 m. in profondità
Pericolosità; può causare traumi
![]() ![]() ![]() ![]() |